Campus scolastico a Montalcino (PG)

La proposta progettuale prevede la realizzazione di quattro corpi di fabbrica per ospitare le diverse funzioni. Il loro posizionamento nasce da esigenze legate al tipo di funzione da assolvere ed alla privacy di ogni struttura. In particolare si è scelto di posizionare le funzioni prettamente ad uso della collettività (parcheggio e sala espositiva) nella zona sud/est dell’area, in prossimità della viabilità principale. Proseguendo verso nord/ovest troveranno spazio prima le strutture che avranno un uso condiviso fra comunità scolastica e cittadina (auditorium e palestre) e poi le strutture scolastiche. In particolare l’edificio scolastico sarà unico, ed ospiterà tutti gli ordini di scuola che conserveranno accessi indipendenti, ma anche la possibilità di comunicare internamente fra loro. La scelta di frapporre fra la funzione scolastica e quella pubblica le funzioni ibride, nasce oltre che da esigenze di riduzione delle percorrenze, anche dalla necessità di “protezione” della dimensione intima degli studenti che potranno fruire di un luogo opportunamente isolato e schermato, anche in concomitanza di eventi pubblici con forte richiamo. L’immagine che caratterizzerà il nuovo complesso sarà proprio quella percepibile, principalmente, da valle: per garantire il miglior orientamento possibile degli ambienti ad uso scolastico, ottenendo un beneficio energetico ed ambientale, si è stabilito di orientare la facciata principale della scuola verso Sud pieno; per assecondare oltre che l’orientamento, anche l’andamento altimetrico del terreno, si determinato un particolare scalettamento in facciata generato dallo sfalsamento progressivo di moduli adiacenti della facciata stessa. Tale scalettamento del prospetto, unito ad uno sfalsamento orizzontale dei piani del fabbricato per la determinazione dei terrazzamenti, ha generato una immagine determinata, originale ed integrata col contesto.

Il volume del parcheggio multipiano, insieme a quello della funzione espositiva, risulteranno sovrapposti determinando un raccordo fra la zona ad una quota più alta, attualmente occupata dall’incrocio fra la via Aldo Moro e il viale Pietro strozzi, e l’area più interna del lotto di intervento. In tal modo, sempre con un sistema a terrazzamenti, è stato ridisegnato l’incrocio, donandogli una dimensione più urbana e, di fatto, integrandolo con il nuovo disegno globale del complesso.

Le ampie coperture degli edifici dedicati all’auditorium ed alle palestre determineranno una sorta di piazza su più livelli che, mediante un ridisegno dell’andamento altimetrico del territorio, genereranno un elemento di integrazione fra le varie funzioni progettate e l’immediato contesto. L’aspetto finale sarà caratterizzata dalla presenza di molta vegetazione riducendo al minimo le superfici impermeabili e lastricate. L’immagine denuncerà inoltre una forte vocazione ambientalista del progetto, evidenziando i sistemi alternativi di produzione energetica. In particolare si prevede, oltre alla piantumazione di nuove alberature, anche l’istallazione di “alberi tecnologici” per lo sfruttamento dell’energia eolica. Tale tecnologia contribuirà a donare all’intervento un carattere evidentemente ecosostenibile.

LUOGO: MONTALCINO (PG). ITALIA
ANNO: 2019
PROGETTO: LABIRINT ARCHITETTURA + SALVATORE GUASTAFIERRO, ERNESTO ORTEGA DE LUNA, AIDNA, SINGENA SRL.
TIPO: CONCORSO DI PROGETTAZIONE